Anacardio Intero Tostato E Salato

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Gli anacardi tostati e salati sono tra gli snack più diffusi al mondo, perfetti per gli aperitivi, ma si prestano bene anche in cucina. Gli anacardi tostati e salati sono tra gli snack più diffusi al mondo, perfetti per gli aperitivi, ma si prestano bene anche in cucina. Sono ricchi di nutrienti e vitamine.

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Scheda tecnica

Prodotto
Anacardio

Riferimenti specifici

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Valori nutrizionali

Ingredienti ANACARDI. Può contenere tracce di ARACHIDI ed altra FRUTTA A GUSCIO.
Modalità di conservazione Conservare in luogo fresco e asciutto.
Dichiarazione nutrizionale valori medi per 100 g:
Energia 2532 kJ / 611 kcal
Grassi 48 g
di cui acidi grassi saturi 9 g
Carboidrati 22 g
di cui zuccheri 7.60 g
Fibre 5.3 g
Proteine 20 g
Sale 1.20 g
Fosforo 546 mg (78% VNR*)
Manganese 1,8 mg (90% VNR*)
Selenio 39 μg (71% VNR*)
Indicazioni I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
Origine Africa, India, Vietnam
Nutrienti Fosforo, Manganese, Selenio
VNR *Valore Nutritivo di Riferimento
Etichetta e confezionamento Le immagini sono inserite a scopo illustrativo, il prodotto può subire modifiche in base alla disponibilità di magazzino e alla grammatura selezionata.
Prodotto Anacardi

Curiosità

L’anacardio è una delle poche specie che viene coltivata a partire dal seme anche se la propagazione può essere fatta per innesto, per margotta o per propaggine. Il seme dell’anacardio germina poco e lentamente pertanto è necessario piantare più semi nella stessa sede di impianto e sfoltire successivamente. Il seme deve essere piantato in sito dato che le giovani piante non sono facilmente trapiantabili. La distanza fra una pianta e l’altra all’inizio è di 10x10 metri, successivamente viene portata a 20x20 metri dopo circa 10anni, con una densità massima di 250 piante per ettaro. Nei tre anni necessari per cominciare la produzione, alle giovani piante vengono tagliati i rami bassi e i polloni.  

Nei paesi produttori invece del seme se ne mangia il falso frutto che viene consumato fresco o trasformato in marmellata. In Brasile, durante la stagione di raccolta, dal frutto, che è di sapore acidulo e rinfrescante, si estrae un succo che può essere bevuto tal quale (Brazil cajuado) oppure come vino dopo fermentazione. Dal seme dell’anacardio è possibile ottenere, con una resa del 45%, un pregiato olio commestibile di colore giallo chiaro simile all’olio di mandorle. Dal guscio è estratto il cnsl che presenta numerosissimi impieghi, viene utilizzato per la produzione di guarnizioni di freni, dischi della frizione, vernici impermeabili e materiali plastici. Dalla pianta si ricava un legname, apprezzato per le sue proprietà insetto-repellenti, impiegato per la produzione di mobili, imbarcazioni e casse. Dal tronco si estrae una gomma che viene usata in sostituzione alla gomma arabica.  

L’albero è un sempreverde che cresce fino a 10-12 m di altezza, di cui l’esemplare più grande esistente si trova a Natal, Rio Grande do Norte, Brasile, con un’area di circa 7,500 metri quadri. La pianta dell’anacardio si ritrova frequentemente nelle zone costiere sia delle regioni a clima temperato caldo che in zone a clima tropicale secco e anche nelle foreste pluviali equatoriali. La raccolta avviene durante la stagione secca: i frutti maturi che cadono dai rami sono ammassati e lasciati essiccare a terra per alcuni giorni, durante i quali è molto importante che il clima sia asciutto. 

L’anacardio, a differenza di altri frutti a guscio oleosi, contiene amido per circa il 10% del suo peso. Questo lo rende un buon addensante per piatti acquosi come zuppe, stufati di carne e alcuni dolci indiani a base di latte. Molte cucine asiatiche usano gli anacardi, invece di altra frutta a guscio, proprio per questa loro caratteristica insolita. 

Gli anacardi sono comunemente utilizzati nella cucina indiana: interi, per guarnire dolci e piatti a base di curry, o macinati in una pasta, base di salse al curry (ad esempio korma) o in alcuni dolci (ad esempio kaju barfi). Nella cucina Goan, gli anacardi naturali o tostati sono utilizzati interi per preparare piatti al curry e dolci. 

La popolazione indigena dei Paesi produttori di anacardio impiega molte parti della pianta per la preparazione di sostanze medicamentose e lozioni repellenti per gli insetti. 

grassi e gli oli contenuti negli anacardi sono per il 54% grassi monoinsaturi (18:1), per il 18% grassi polinsaturi (18:2), e per il 16% grassi saturi (9% acido palmitico (16:0) e 7% acido stearico (18 :0)). Il rapporto è quindi a favore degli acidi grassi monoinsaturi generalmente considerati "buoni", in quanto favoriscono la sostituzione del colesterolo LDL presente nel sangue, causa di infarti e di ostruzioni vascolari, con colesterolo HDL, che non rappresenta invece una fonte di pericolo per l'organismo. Gli anacardi sono un’ottima fonte di Vitamina K (100 g di anacardi al naturale apportano il 40% del valore nutritivo di riferimento) la quale contribuisce alla regolare coagulazione del sangue e al mantenimento di ossa sane. Gli anacardi sono anche una buona fonte di minerali quali rame, fosforo e zinco. 

Per alcune persone, gli anacardi possono dare reazioni allergiche, inoltre è consigliato il consumo moderato per coloro che tendono a soffrire di calcoli renali. Molte parti della pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale dei Patamona della Guyana. Essi macinano i semi in un impiastro per il trattamento dei morsi di serpente, applicano l'olio di noce sui talloni screpolati o come agente antimicotico e utilizzano i frutti, la corteccia e le foglie per molti altri scopi tra cui per le ferite e le eruzioni cutanee, come antipiretico e contro la diarrea1,2. 

La bibliografia riporta che gli estratti in etere di petrolio ed etanolo delle foglie di anacardio inibiscono la crescita di numerose specie di batteri e funghi2. 

In uno studio sono stati valutati alcuni composti chimici individuati nell'olio di gusci di anacardio e sono stati valutati come efficaci contro lo Streptococcusmutans, un batterio responsabile per molte carie dentali, ed altri batteri Gram-positivi3. 

L’anacardio è contenuto nell'elenco degli allergeni alimentari (allegato 2 sez III D. Lgs. 109/1992 e s.m.i). 

1 DeFilipps R.A., Maina S.L., Crepin J. (surmised) (2007 (surmised)). "MedicinalPlants of the Guianas (Guyana, Surinam, French Guiana)". SmithsonianInstitution. 

2 Akash P. Dahake, Vishal D. Joshi, Arun B. Joshi (2009). "Antimicrobial screening of differentextract of Anacardium occidentale Linn. Leaves". International Journal of ChemTechResearch 1 (4): 856–858. 

3 MasakiHimejima, IsaoKubo (February, 1991). "Cashewoilmayconquercavities". Journal of Agricultural and Food Chemistry 39 (2): 418–421. 

Fonti:

https://en.wikipedia.org/wiki/Cashew

Nutspaper “Anacardio” 1/2007

Storia

Il nome inglese dell’anacardio deriva dal portoghese caju, che a sua volta deriva dal nome indigeno Tupi, acajú.  Il nome Anacardium si riferisce alla forma del frutto che assomiglia ad un cuore rovesciato (ana significa “verso l’alto” e cardium "cuore"). Nelle lingue Tupi, acajú significa "frutto a guscio che si produce da solo". 

La pianta dell’anacardio è originaria del Brasile nord-orientale (bacino delle Amazzoni) ma è largamente coltivata nelle regioni tropicali di tutto il mondo. I portoghesi la scoprirono nel 1578 e nel XVI secolo la introdussero nelle coste occidentali dell’India e nelle regioni orientali dell’Africa. Ad oggi è coltivato in 32 paesi pertanto l’epoca di raccolta varia da paese a paese. Le Anacardiaceae sono un’importante famiglia di angiosperme dicotiledoni, appartenenti all’ordine delle Sapindali. Il genere, che ha dato il nome alla famiglia, è Anacardium, che comprende otto specie di alberi tropicali originari dell’America meridionale, fra cui il più noto è l’anacardio (Anacardium Occidentale).

L’anacardio fornisce due tipi di frutti: uno fresco, che in realtà, dal punto di vista botanico, è un falso frutto, e uno secco, la mandorla o nocciola d’anacardio. La mela d’anacardio sviluppandosi può assumere una colorazione variabile fra il giallo e il rosso ed un aspetto vagamente a forma di cuore, da cui deriva il nome di questa pianta. La nocciola di anacardio, il vero frutto, è una noce a forma di rene (3cm di lunghezza e 2.5cm di larghezza circa) che cresce nella parte esterna inferiore del falso frutto ed è provvista di un duro pericarpo contenente il seme commestibile costituito da 2 cotiledoni bianchi e un piccolo embrione. L’anacardio è coltivato a scopo commerciale in 32 paesi del mondo. I principali produttori sono l’India, l’Africa (in particolare Nigeria, Tanzania, Costa d’avorio, Guinea Bissau, Mozambico e Benin), Vietnam, Brasile e Indonesia. 

Fonti:

https://en.wikipedia.org/wiki/Cashew

Nutspaper “Anacardio” 1/2007

Conservazione

Puoi conservare gli anacardi interi in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore e umidità. Ecco 4 consigli utili: 

  • La condizione ideale di mantenimento degli anacardi al naturale è in ambiente refrigerato. Gli anacardi possono anche essere conservati senza problemi a temperatura ambiente durante la stagione invernale date le basse temperature. Durante l’estate invece è consigliabile conservare in frigorifero o in ambienti il più freschi possibile, in quanto l’aumentare delle temperature potrebbe favorire il deperimento dei prodotti. 
  • Il contenitore ideale in cui conservare gli anacardi è il vetro. Grazie alla sua costituzione infatti è impenetrabile ad agenti chimici e gassosi, e avendo ottime capacità isolanti termiche mantiene per un tempo più lungo la temperatura iniziale rispetto agli altri materiali. Se il vetro è colorato tanto meglio: utilizzando vetri colorati si impedisce l’ingresso di alcune lunghezze d’onda di luce (inclusa quella ultravioletta) e quindi alcune caratteristiche nutrizionali ed organolettiche rimangono inalterate.  
  • È importante anche il tipo di chiusura del contenitore: un tappo ermetico fa sì che l’alimento sia protetto da un eccessivo contatto con l’ossigeno che può condurre a ossidazione lipidica e che può essere essenziale per i batteri aerobi. 
  • L’ambiente è sempre bene che sia ben areato: ventilando i locali si mantiene sotto controllo l’umidità interna che fuoriesce dalla finestra, garantendo il giusto equilibrio, il che aiuta a sfavorire l’insorgere di muffe. 

Dosi consigliate

30 g di anacardi apportano: 

  • il 27% del valore nutritivo di riferimento di Manganese; 
  • il 23% del valore nutritivo di riferimento di Fosforo; 
  • il 22% del valore nutritivo di riferimento di Selenio. 

I fabbisogni individuali variano in funzione dell'età, del sesso, del peso e dell'attività fisica. Un'alimentazione varia ed equilibrata e uno stile di vita sano sono alla base del tuo benessere. 

Proprietà

100g di anacardi naturali contengono: 

  • Vitamina B6 (0.34 mg – 24% VNR)  
  • Vitamina E (3.0 mg – 25% VNR)  
  • Biotina (14 μg – 28% VNR)  
  • Potassio (665 mg – 33% VRN)  
  • Vitamina K (30 μg – 40% VNR)  
  • Ferro (5.8 mg – 41% VNR)  
  • Tiamina (0.53 mg – 48% VNR) 
  • Zinco (4.9 mg – 49% VNR)  
  • Magnesio (250 mg – 67% VNR)  
  • Selenio (39 μg – 71% VNR)  
  • Fosforo (546 mg – 78% VNR)  
  • Manganese (1.8 mg – 90% VNR)  
  • Rame (1.9 mg – 190% VNR)  
  • Proteine (19 g)  
  • Fibre (3.3 g) 
  • Acidi grassi insaturi (38 g), monoinsaturi (29 g) e acido oleico (29 g).  

Si ricorda che gli anacardi sono contenuti nell’elenco degli allergeni (allegato 2 Reg. UE 1169/2011 e s.m.i.) 

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